Ogni 24 ore il cavallo beve dai 30 ai 40 litri d’acqua: ovviamente se lavora aumentando la traspirazione, possono aumentare le necessità idriche di acqua, mentre d’inverno o con alimento “verde” può diminuire.
Durante un viaggio e al ritorno in scuderia è meglio far bere il cavallo poco e spesso acqua pulita e non troppo fredda, interrompendogli la bevuta perché non beva ingordamente. E’ meglio abbeverare il cavallo prima di somministrargli la profenda, sebbene l’ideale sarebbe che l’acqua sia sempre a disposizione. In genere in caso di bivacco, la mattina prima di partire a cavallo va somministrata l’acqua, successivamente il fieno ed infine l’avena. Il criterio è quello di somministrare gli alimenti dal più digeribile al meno digeribile, perché il nostro amico non produce succhi gastrici potenti, anzi sono abbastanza blandi, infatti può capitare di trovare nelle scibale (escrementi del cavallo) delle cariossidi di avena quindi non assimilata. Come ricostituente e rinfrescante si usa l’abbeverata in bianco aggiungendo cioè all’acqua farina o zucchero.
Tratto dal Manuale: “L’Equitazione e i suoi Segreti” di Piero Acquaro