La Miopatia Atipica

La Miopatia atipica (miopatia da pascolo stagionale) è una malattia misteriosa eppure spesso fatale, e solitamente si può trovare nei cavalli al pascolo — principalmente in autunno e in primavera.

La malattia indebolisce i muscoli del corpo e può presentare sintomi come un’improvvisa rigidità, tremori muscolari, uniti ad un abbassamento di temperatura. Spesso i campioni di urina dei soggetti affetti sono scuri ed il tasso di mortalità è circa del 70%.

Uno studio pubblicato nel 2013 nell’Equine Veterinary Journal ha rivelato che la probabile causa di questo disturbo siano le tossine contenute nei semi dell’albero acer pseudoplatanus — più comunemente conosciuto come Sicomoro.

Alte concentrazioni di hypoglycin (sostanza organica naturale presente in questa pianta) sono state trovate in tutti i cavalli esaminati. I pascoli di 12 dei cavalli visitati sono stati ispezionati dai botanici che hanno trovato il Sicomoro in ogni caso.

Questa tossina non è sempre presente in ogni seme o nei semi di ogni albero. Questo rende difficile prevedere se un particolare cavallo si ammalerà.

Non è contagiosa e può colpire cavalli di tutte le età e tipi, ma i cavalli giovani possono essere i più vulnerabili.

Tende ad essere una malattia stagionale, con la maggior parte dei casi concentrati in autunno. Le vittime sono solitamente tenute in pascoli radi, dove i semi, caduti a terra, vengono mangiati poiché non sono pascoli molto nutrienti.

L’insorgenza della malattia può essere estremamente rapida, alcuni cavalli sono stati trovati morti nei loro campi.

I segnali che ci possono mettere in allerta comprendono: affaticamento muscolare, debolezza e rigidità, urine scure, brividi, sudorazione e tremori.

Cosa si può attuare per evitare questa patologia?

• Recintare le zone dove sono caduti semi e/o le foglie di queste piante;

• Ispezionare regolarmente campi affinché non vi siano i semi portati dal vento dagli alberi vicini;

• Forniture foraggio supplementare (fieno o foraggio secco) soprattutto dove il pascolo è povero;

• condurre fuori i cavalli per brevi periodi (idealmente meno di 6 ore).

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