Prevenzione dell’affaticamento

L’allenamento fisico è il modo più efficace per ridurre l’affaticamento e aumentare la capacità allo sforzo. L’allenamento fisico non solo accresce la forza e la dimensione dei muscoli, ma trasporta anche più ossigeno e produce più energia all’interno del muscolo. I muscoli scheletrici rispondono all’allenamento in base all’intensità dell’allenamento stesso, che può essere guidato dalla frequenza cardiaca. Nei cavalli, la frequenza cardiaca massima varia da 210 a 240 battiti al minuto circa. Frequenze cardiache che siano al 60-90% circa della frequenza massima del cavallo sono ideali durante l’allenamento dei cavalli trottatori e purosangue inglesi. Se non si conosce la frequenza cardiaca massima, l’allenamento deve essere fatto a frequenze cardiache di 120-190 battiti al minuto, con l’aggiunta di sforzi ad alta velocità avanti nel programma di allenamento.

Il riscaldamento prima delle competizioni nelle quali si raggiungono velocità elevate riduce probabilmente l’affaticamento nelle razze Quarter Horse, purosangue inglesi e trottatori. Un riscaldamento di 10 minuti al trotto e piccolo galoppo, se possibile, è importante.

I cavalli devono essere ben idratati prima di qualsiasi sforzo intenso e prolungato e devono poter accedere a liquidi durante e dopo gli eventi. I cavalli disidratati o non acclimatati a un ambiente caldo prima dello sforzo hanno una temperatura corporea più alta e affaticamento più precoce. I cavalli non devono avere pasti abbondanti 1-2 ore prima della competizione. E’ meglio dare porzioni piccole ogni 4 ore. Anche ridurre l’apporto di fibre prima della gara riduce l’affaticamento durante uno sforzo intenso. I cavalli che sono in sovrappeso si affaticano prima.

Durante gli sforzi intensi, l’energia deriva dalla conversione metabolica di varie sostanze, incluso il glicogeno, un composto immagazzinato nel fegato e nei muscoli e convertito in glucosio (zucchero) come fonte di energia. Le concentrazioni di glicogeno nel muscolo scheletrico prima della competizione provocano affaticamento durante gli sforzi che siano brevi/intensi e prolungati. I cavalli non devono essere depleti di glicogeno prima di eventi brevi o di resistenza.

Sforzi intensi o prolungati consumano le riserve di glicogeno muscolare, ed è apprezzabile permettere almeno 48 ore di riposo perché i livelli di glicogeno nei cavalli tornino normali dopo l’attività. Non è stata ancora messa a punto una dieta che controlli il carico di glicogeno. L’uso di glucosio o di altre soluzioni di carboidrati prima della competizione per migliorare le prestazioni nei cavalli da corsa trottatori e purosangue inglesi non ha alcuna base scientifica.

L’alimentazione ricca di grassi può incrementare la prestazione durante lo sforzo prolungato. Aggiungere grassi alla dieta influisce su varie risposte metaboliche allo sforzo, inclusa la temperatura corporea. E’ ritenuto sufficiente aggiungere nell’alimentazione una dose di olio su base di 100-120 grammi per chilogrammo.

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